Cultura e storia
Esvatini è uno dei pochi Stati africani che conservano la monarchia, dove la cultura swazi rimane il centro dell'identità nazionale.
Le radici storiche sono il consolidamento dei clan sotto i governanti di casa Dlamini; durante il periodo coloniale, il paese era un protettorato britannico (come lo Swaziland) e nel 1968 ottenne l'indipendenza; Nel 2018 il re Mswati III ha restituito il nome storico di Esvatini.
SiSwati è la lingua principale, accanto all'inglese nel campo degli affari.
I riti chiave sono Invala (la festa dei primi frutti e il rinnovamento del potere) e Umchlang (la Festa della canna), con balli, tamburi e costumi tradizionali; sono popolari le danze maschili di sibhaka e le incognite femminili.
I pattern di solidarietà della comunità, il sistema tinhundle, il ruolo simbolico del bestiame, dell'artigianato (stufa, filettatura, tessuto) e delle capanne alveari sono visibili.
Il cristianesimo coesiste con le credenze tradizionali; la scena musicale combina la molteplicità corale, i polirritmi dei tamburi e i generi moderni.
La cultura dell'ospitalità e i festival formano il calendario vivente del regno, attirando turisti e mantenendo la continuità.