Cultura e storia
Il tessuto storico del Kenya intreccia l'eredità dei popoli bantu, niloti e divani con l'influenza dell'Oceano Indiano: il commercio arabo-persiano, le città-stato della costa (Lamu, Mombasa), il periodo portoghese e il potere omaniano hanno formato la cultura swahili - lingua, poesia, architettura del cortile e la vela.
Durante l'era coloniale, la Gran Bretagna creò protettorato e colonia; la lotta per l'indipendenza ha attraversato il movimento Mauu Maw e ha portato alla libertà nel 1963 e nella repubblica nel 1964.
Lo slogan «Harambee» è diventato una pratica civile di reciprocità e un simbolo di identità nazionale.
La cultura moderna è multiforme: oltre 40 etnogruppi (kikuya, luo, lusinghe, cumba, maasai, ecc.), lingue statali - swahili e inglese.
Nella musica, bang, scarabeo e generi urbani; nei mestieri, incisioni su un albero, perline maasai, tessitura kikoe.
La cucina si basa su carboni, sukuma-wiki, baby-choma e piatti speziati della costa (pilau).
Feste e festival uniscono l'eredità islamica e cristiana, mentre la cultura safari (Masai Mara, Amboselli) e la tradizione di corsa della Rift Valley sono diventati parte del marchio nazionale.
Il risultato è una combinazione dinamica di radici e urbanizzazione, dove i valori comunitari e le industrie creative formano il volto del Kenya moderno.