Cultura e storia
La storia del Mozambico è costituita dall'Oceano Indiano, mentre fin dal Medioevo la costa faceva parte del mondo commerciale swahili - i mercanti arabi, persiani e indiani crearono sull'isola del Mozambico una città di pietra e una cultura mista.
Nel XVI secolo iniziò l'era portoghese (Lawrence Marquish, l'attuale Maputo), che lasciò la lingua, le missioni cattoliche e l'architettura urbana. Il 25 giugno 1975 il paese ottenne l'indipendenza; la guerra civile del 1977-1992 si è conclusa con la pace e le elezioni multipartitiche, che hanno creato un'identità moderna.
Il panorama culturale è multilingue: il portoghese ufficiale è vicino a emacua, fieno, shangana/tsonga, ndau, maconde, ecc.
La musica, dalla marabenta della città alle orchestre xylofoniche che hanno sdrammatizzato il popolo chopi; a nord sono popolari le maschere mistiche e la danza mapico alla maconda e il tufo natalizio delle comunità musulmane.
Le arti visive sono conosciute per la maconda e la scuola di via Maputo; l'estetica quotidiana è il tessuto luminoso del capulano.
La cucina si basa su matapa (foglie di manioca con arachidi e cocco), frutti di mare e periperi.
Feste, festival cinematografici e musicali, calcio e arte di strada uniscono l'eredità oceanica, il placet lusofono e le radici africane alla dinamica cultura contemporanea.