Cultura e storia
La storia del Ruanda va dal regno centralizzato con l'istituzione Mwi al periodo della colonizzazione tedesco-belga, all'indipendenza del 1962 e alla tragedia del genocidio contro i Tutsi nel 1994.
La memoria e il recupero sono stati il fulcro dell'identità moderna: le attività annuali di Quibuka, i tribunali e i dialoghi comunitari e la pratica dei sabati obbligatori di Umuganda rafforzano l'idea dell'unità e dell'aiuto reciproco.
Il codice culturale si basa sulla lingua kinyarwanda (insieme a inglese, francese e swahili), la poesia orale e la musica, dallo strumento a corda inang all'energico ballo Intore.
I mestieri sono riconoscibili per l'arte geometrica Imigongo e Agaseke, i panieri del mondo.
In casa sono importanti le tradizioni lattiero-casearie, le banane e le manie; Vestiti da lavato.
La scena culturale moderna si basa su festival e rituali che uniscono la natura e l'eredità: la cerimonia di Quita Isina, i festival d'arte e il cinema Hillywood.
È così che si forma l'immagine di un paese in cui la memoria del passato si combina con l'urbanizzazione, la digitalizzazione e la crescita delle industrie creative.