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TOP 10 canzoni cult su denaro e gioco

Introduzione: perché il denaro e il gioco suonano così bene

Il denaro è il linguaggio universale dei desideri e del potere. Il gioco è un breve modello di mondo con regole, rischi e finale. Nella canzone, questi argomenti si incastonano, la scommessa, l'attesa, il finale, si trasformano in un verso, un bridge e un ritornello. Perché abbiamo così tanti successi, in cui il rumore delle banconote e il click delle chip si sentono anche senza parole - ritmo, basso e pausa fanno il resto.

I criteri di selezione includono l'influenza sulla cultura e la citazione, la longevità (la canzone ha vissuto un'epoca), il chiaro movente del denaro/gioco d'azzardo (letteralmente o metafora), l'uncinetto musicale.


TOP 10

1) Pink Floyd — Money (1973)

L'anatomia sarcastica dell'ossessione capitalista. Sette, sette casse, monete e assegni di cassa. La musica è «conta».

Perché il culto è uno dei riff più riconoscibili del rock e il manuale di come il sound design trasforma il tema in uno strumento.

Ascoltare il riff basso, l'assolo sax e le iniezioni testuali sul prezzo della fortuna.


2) ABBA — Money, Money, Money (1976)

Il sogno dì vivere in un mondo ricco "è dolce e ironico.

Perché la setta è un disco-melodramma, dove la luccicante di Las Vegas è vicina alla stanchezza domestica.

Ascoltare la drammaturgia teatrale e il ritornello che tutti conoscono.


3) The O’Jays — For the Love of Money (1973)

Il denaro come tentazione e come sistema.

Perché il culto è soul funk-groove con il mantra «money, money...» - L'accusa e l'ipnosi. Il brano è diventato un codice degli annì 70 e innumerevoli colonne sonore.

Per ascoltare le uscite corali e il basso di gomma che si impegna da solo.


4) Wu-Tang Clan — C.R.E.A.M. (1993)

Le strade, la sopravvivenza e la formula dove i soldi dettano le regole.

Perché la setta è un beat minimalista e un refreno diventato uno slogan mondiale? L'anti - romanticismo del denaro portato nel mainstream.

Ascoltare per ricordare che la vincita ha i conti.


5) The Notorious B.I.G. — Mo Money Mo Problems (1997)

Il paradosso del successo è più soldi, più mal di testa.

Perché il settimo splendente di Diana Ross è sopra il pensiero freddo, il jackpot non cancella il rischio. Un inno agli annì 90.

Ascoltare, per il bene di una brillante contraddizione tra il suono delle feste e il testo.


6) Kenny Rogers — The Gambler (1978)

La saggezza della vita attraverso il poker è «quando tenere, quando scaricare».

Perché il culto è una parabola country in cui il casinò diventa una metafora del destino. La canzone è stata citata nei film e negli stadi all'infinito.

Ascoltare per semplici regole trasformate in filosofia della distanza.


7) Lady Gaga — Poker Face (2008)

Bluff come flirt, maschera come potere.

Perché la setta è il manifesto pop dell'epoca - tele, scommesse e ruoli trasferiti sulla pista da ballo.

Per ascoltare il sintomo di acciaio e come la metaforica d'azzardo è diventata un linguaggio pop.


8) Motörhead — Ace of Spades (1980)

Vivere al massimo dei rischi è giocare fino alla fine.

Perché il culto è il riferimento di un gambit rock ad alta velocità; Lemmy ha fatto di un simbolo di carta un segno della vita rock.

Ascoltare un drive inappropriato e un'adrenalina onesta senza lucidità.


9) Sting — Shape of My Heart (1993)

Le mappe come linguaggio per capire il mondo e se stessi; Non per i soldi, ma per il senso.

Perché la setta è filosofia da camera, un sacco di opere cinematografiche e cover - dai drammi alle scene heist.

Ascoltare per una chitarra fragile e un respiro meditativo è un antirisco sul rischio.


10) Ray Charles — Blackjack (1955)

Il blues perde e la lezione del prezzo della notte d'azzardo.

Perché la setta è il primo corso di onestà, senza romanticismo, con dolore e ironia.

Per ascoltare il modo in cui il blues rende la morale non moralizzante.


Cosa unisce queste canzoni

Il rituale, la scommessa, l'attesa, il finale, anche quando non ci sono carte nel testo.

Contrappunto: un suono festoso con un pensiero amaro (Biggie, O'Jays) o un drive rigido con una verità chiara (Motörhead).

Iconografia: soldi, carte, fortuna sono i simboli finiti che la musica animano con timbro e ritmo.

Ridefinizione: formule semplici + dettagli sottili di arrangiamento.


Miniglist personalizzate

Las Vegas (con leggera ironia): ABBA - Money, Money, Money· Lady Gaga - Poker Face· Bruno Mars - 24K Magic· Katy Perry - Waking Up in Vegas

Lato oscuro del denaro: Wu-Tang - C.R.E.M.· The Notorious B.I.G. - Mo Money Mo Problems· The Weekend - Heartless· Ray Charles - Blackjack

Rischio come filosofia: Pink Floyd - Money· Sting - Shape of My Heart· Kenny Rogers - The Gamber

Gioca fino alla fine: Motörhead - Ace of Spades· AC/DC - Sin City· The Rolling Stones - Tumbling Dice (per spirito - opportunità e carattere)


Altri 10 degni di menzione

The O'Jays - Back Stabbers sul prezzo del successo· The O'Jays/Harold Melvin - brani della scena Philly sulla tentazione del denaro· Dire Strates - Money for Nothing· Jessie J - Price Tag (anti-denaro come un manifesto)· Eagles - Desperado· ABBA - The Winner Takes It All· Motown-classico su «oro e amore»· Ray Charles - Greenbacks· Frank Sinatra - Luck Be a Lady· Elvis Presley - Viva LLLt as Vegas.


Come ascoltare canzoni «in denaro» e «in gioco» con beneficio

Sentite il ritmo della scommessa, dove la musica fa «pause» prima della fine.

Segnate il contrappunto, quando il suono divertente parla di amaro.

Paragonate il mito alla realtà, cosa romantica e cosa ammette.

Cercate i personaggi, il controllore, il caos, la musa.


Le canzoni cult sul denaro e il gioco funzionano perché uniscono simboli semplici alla drammaturgia del suono. Promettono brillantezza - e ricordano il prezzo, lodano il rischio - e insegnano la distanza, seducono il mito - e lasciano spazio alla verità. Accendete la playlist e ascoltate non solo i bit, ma anche le puntate tra le righe - è lì che si nasconde il «fortunato/sfortunato» a cui torniamo più e più volte.

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